Creare musica in casa: tutto ciò che serve sapere
Uno dei tanti aspetti positivi del grande sviluppo tecnologico che abbiamo vissuto nell’ultimo secolo è che ormai possiamo fare di tutto restando comodamente in casa ed usando un semplice telefonino, tablet, o pc laptop che sia; sembra incredibile, ma se soltanto pensiamo a come si viveva appena venti o trent’anni fa c’è davvero da rabbrividire, sono cambiate un sacco di cose.
Ormai tutto si fa utilizzando internet, tutto si sviluppa telematicamente, e chi non si mantiene al passo coi tempi corre il rischio di non riuscire neppure a capire bene le infinite possibilità che oggi offre la tecnologia.
Anche il settore della musica ha fatto passi da gigante negli ultimi cinquant’anni, e basta semplicemente guardare qualche video dagli anni 80 o 90 per darsene subito conto, magari osservando gli strumenti che venivano usati, ascoltando i loro suoni, o anche sorridendo nell’apprezzare il look di moda a quell’epoca. Oggi tutto è diverso, tutto è più facile e, con i tantissimi mezzi a disposizione, qualsiasi persona potrebbe montare un vero e proprio studio di registrazione a casa sua, basta soltanto un po’ di applicazione, una piccola (ma indispensabile) spesa di investimento iniziale, ed una grande passione verso la musica, sempre compatibilmente con i propri impegni di routine quotidiana.
Cosa serve per creare musica in casa
Utilizzando facili applicazioni (peraltro molte sono gratuite) per telefono cellulare è già possibile riuscire a registrare musica, anche se in modo abbastanza grossolano; ovviamente poi tutto dipende dal progetto che ci si prefigge di portare avanti, dal tempo che si ha a disposizione per farlo, e dalla disponibilità economica per potersi permettere attrezzature un po’ più professionali. La prima cosa, senza dubbio la più importante, è quella di tenere ben chiaro il progetto al quale si va a lavorare, sapere che esso richiederà molto tempo per essere sviluppato al meglio, ed essere pronto a sostenere qualche piccola ma indispensabile spesuccia per iniziare.
Serve certamente un computer (meglio se c’è anche una connessione internet), un paio di casse attraverso le quali poter ascoltare bene quello che si compone e si suona, almeno un microfono, due o tre cavi jack, e delle cuffie da studio, tutto qui. Certo, maggiore sarà la disponibilità economica e più agevole risulterà l’inizio della propria esperienza nel campo delle produzioni musicali; man mano che la cosa si sviluppa e cresce, serviranno infatti anche una scheda audio, qualche cavetto usb-midi, ed un software più professionale di quello gratuito usato all’inizio.
Scegliere gli strumenti giusti per creare musica in casa
E’ sicuramente il software che si sceglie il primo passo importante verso la nascita del proprio studio di registrazione ‘casareccio’; Cubase, Garage band, Ableton live, Logic pro, Audacity, Accordion sono i migliori programmi per comporre musica attualmente in circolazione, ed esistono versioni sia per Windows che per Mac. Non è facile usarli riuscendo ad approfittare al massimo di tutte le potenzialità che essi hanno, ma la cosa certa è che più tempo si spende smanettando all’interno del software, più cose si imparano…e ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo!
Con Garage band ad esempio (secondo molti la migliore app in assoluto per produrre ‘musica casareccia’), è possibile iniziare a muoversi agevolmente tra le varie ‘tracce’ che si registrano; ogni singolo ‘frame’ (stralcio) di un tema può essere tagliato, messo in loop, effettato, sottoposto a ‘quantizzazione’, e ‘renderizzato’ prima di essere inciso definitivamente, ed i risultati saranno certamente ottimi. Anche Cubase è tra i software più diffusi a livello amatoriale, solo che per parecchi musicofili risulta abbastanza difficile da usare per le infinite opzioni di programmazione che esso offre.
Consigli utili
Se ci si sta affacciando per la prima volta in modo più professionale al mondo della produzione musicale, è bene fare le cose un passo alla volta, come del resto in tutte le attività che si intraprendono; certo a tutti piacerebbe sedersi una mezz’oretta al pc, incidere un paio di tracce, ed ottenere come risultato un disco, ma non è così. Ci vogliono ore ed ore al giorno per cogliere dimestichezza, ed ogni ora del tempo che verrà investito risulterà essere stata indispensabile per la propria crescita, questo è garantito.
Bisogna immaginare di avere a disposizione un banco mixer super professionale da 64 o addirittura 128 tracce sovrapponibili una all’altra, un set completo di espansioni e ‘plugins’ per arricchire gli effetti che si usano, e tutta una vastissima gamma di applicazioni correlate, per avere soltanto una minima idea delle possibilità che questi bellissimi software mettono a disposizione; per questo motivo non è consigliabile avere fretta e bruciare le tappe, altrimenti si potrebbe correre il rischio di avvilirsi davanti a tanta roba.